Capitolo 9

Tutt* sulla passerella!

Obiettivi per il capitolo

At the end of this chapter, students should be able to:

  • Identify direct and indirect objects in both English and Italian
  • Talk about clothing and fashion, as well as the global importance of Italian fashion
  • Name body parts
  • Use demonstrative adjectives in everyday speech
  • Discuss likes and dislikes
  • Use direct and indirect objects in declarative and interrogative sentences to speak and write more fluently
  • Identify differences between Northern Italy and Il Mezzogiorno

 

9.1 Introduzione al capitolo. Ascoltiamo!

Ascolta la canzone Scrivile scemo dei Pinguini Tattici Nucleari e prova a riempire gli spazi con le parole mancanti. Hint: Leggi il testo prima di ascoltare la canzone.

 

_____________________________ scemo, stanotte non dormi

Tu _____________________________ sogni, ma sono ricordi

Scrivile scemo, è colpa del vino

Se basta uno sguardo e ritorni bambino

Scrivile scemo, ci vuole coraggio

Nel ’94 ad essere Baggio

Ma dove sei?

Dicono che sei un po’ cresciuta oramai

E non sei più

Quella bambina che baciava Harry Styles in TV

E pesano, uccidono, sti cazzo di “_____________________________ amo”

Ballano dentro la bocca un ritmo cubano

Il sangue, le lacrime, un grido blasfemo

Tu _____________________________ coraggio, poi scrivile scemo

Scrivile scemo, tre parole in croce

Poi scappa lontano, poi perdi la voce

Scrivile scemo, un finale migliore

Per quella puntata della Melevisione

Interrotta da torri che andarono in fiamme

E bimbi che facevano domande

Ma dove sei?

Dicono che sei un po’ cresciuta oramai

E non sei più

Quella bambina che baciava Harry Styles in TV

E pesano, uccidono, sti cazzo di “ti amo”

Ballano dentro la bocca un ritmo cubano

Il sangue, le lacrime, un grido blasfemo

 

Tu fatti coraggio, poi scrivile scemo

E metto Bon Iver se sono giù

E lo pronuncio sbagliato proprio come fai tu

E scusa per l’ansia, _____________________________ mangia da dentro

E per il cane che scappa con il cancello aperto

Vedi non sono bravo, a fare restare

Chi mi vuole bene, però so aspettare

E con _____________________________ mi sa che lo farò

Ma dove sei?

Dicono che sei un po’ cresciuta oramai

E non sei più

Quella bambina che baciava Harry Styles in TV

E pesano, uccidono, sti cazzo di “ti amo”

Ballano dentro la bocca un ritmo cubano

Il sangue, le lacrime, un grido blasfemo

Tu fatti coraggio, poi scrivile scemo

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

Scrivile, scrivile

(Scrivile, scrivile)

(Scrivile, scrivile)

 

 

Esercizi

A. Vero o falso. Rileggi il testo e decidi se le seguenti frasi sono vere o false. Se sono false, correggile.
Es. Il cantante ha molto rispetto per il “tu” della canzone. Falso, ha poco rispetto.

  1. La donna nella canzone baciava Justin Timberlake in tv.
  2. Il protagonista della canzone è innamorato di una donna che non ricambia il suo amore.
  3. La musica lo aiuta a sentirsi meglio quando è triste.
  4. Il protagonista dovrebbe contattare la donna che ama.
  5. Il protagonista è sposato e ha una vita tranquilla.

B. Comprensione. Usa una frase/delle frasi complete per rispondere alle domande.

  1. Cosa hanno in comune tutte le parole mancanti che hai trovato? (Se non riesci a rispondere adesso, torna a questa domanda alla fine del capitolo.)
  2. Usa wordreference per trovare almeno tre sinonimi per scemo, una parola slang. Cosa significa? È una parola formale o informale?
  3. Secondo te, il protagonista dovrebbe scrivere alla donne? Motiva la tua risposta.

C. La storia dei Pinguini Nucleari Tattici. Leggi il seguente articolo e decidi quali affermazioni potrebbero descrivere questo gruppo. Hint: leggi le affermazioni prima di guardare l’articolo. Non devi capire tutto per fare l’esercizio!

La storia di successo dei Pinguini Tattici Nucleari

No
I musicisti sono scozzesi. x
I Pinguini Tattici Nucleari sono diventati famosi per caso.
Il gruppo è lombardo.
La banda ama la musica tradizionale.
I musicisti hanno trovato il successo con l’aiuto della Rai.

D. Facciamo un paragone. Parte I. Con un/a partner, usa la tua conoscenza della musica in inglese e/o l’internet per scegliere la banda americana più simile ai Pinguini Tattici Nucleari .

Parte II. Scriviamo il nome di tutte le bande che avete scelto alla lavagna e votiamo per scegliere la banda più simile ai Pinguini Tattici Nucleari.

 

9.2 Vocabolario: la moda

people dressed in a variety of outfits

Esercizi

A. Abbiniamo! Guarda il disegno della sfilata e scrivi la lettera che corrisponde ad ogni descrizione.
Es. Questa persona porta una minigonna gialla, una camicia rosa, i tacchi alti e una collana d’argento. A

  1. Questa persona porta i pantaloncini blu, i sandali verdi e una maglietta bianca. __________
  2. Questa persona porta gli stivali gialli, i pantaloni grigi e un impermeabile nero. Ha un ombrello. ________
  3. Questa persona porta un costume da bagno rosso e bianco e un cappello. ___________
  4. Questa persona porta i jeans blu, una camicetta leopardata e le scarpe grigie.  _____________
  5. Questa persona porta i guanti rossi, la tuta da neve, una sciarpa blu e gli stivali. ____________
  6. Questa persona porta un vestito grigio, una camicia bianca e una cravatta viola. ____________
  7. Questa persona porta i tacchi alti e un vestito rosa. ____________

B. Come ci siamo vestiti stamattina? Parte I. Il/la prof. descriverà i vestiti di una persona nella classe. Voi dovete indovinare chi è.

Parte II. La persona che ha indovinato correttamente nella prima parte va in corridoio. Insieme la classe sceglie una persona e decide come possiamo descrivere i vestiti di questa persona. (Un paio di persone diverse andranno in corridoio).

Parte III. Il/la prof. va in corridoio e gli studenti scelgono uno studenti/una studentessa. Mentre il/la prof. è in corridoio, si mettono d’accordo su come vogliono descrivere i vestiti della persona scelta. Il/la prof. deve indovinare chi è quando torna in aula.

 

9.3 Vocabolario: il corpo umano

Il corpo del piccolo Riccardo Zanotti

Esercizi

A. Il corpo ed i vestiti. Dopo aver guardato il corpo di Riccardo, scrivi una parte del corpo appropriato per ogni articolo di abbigliamento.
Es. I jeans → le gambe. (Perché i jeans le gambe)

Es. i jeans le gambe
1. l’anello
2. le scarpe
3. i guanti
4. la sciarpa
5. la giacca

B. Simone dice. Giochiamo a Simone dice! Lo studente/la studentessa che rimane in piedi vince!
Es. Il/la prof. dice, “Simone dice, ‘Tocca la spalla!” Tocca la spalla. Se non sai dov’è la spalla, siediti.
Il/la prof. dice, “Tocca la spalla!” Non toccare niente. Se tocchi la spalla (o qualsiasi altra parte del corpo), devi sederti.

C. Giochiamo! Ecco il mostro, Ugo. Trova un partner e giocherete con Ugo. Farete due partite. Per la prima partita, userete solo il tuo disegno e la seconda volta userete solo il disegno del tuo/della tua partner.

Per ogni partita, Il/la prof. leggerà una lista di parti del corpo. Ogni volta che il/la prof. dice il nome di una parte del corpo, prova a mettere un cerchio intorno alla parte del corpo che hai sentito prima che lo possa fare il tuo partner. La persona che indica la parte del corpo prima del suo partner riceve un punto. Il primo partner con 10 punti vince!

Es: Il/prof dice: il naso!
Tu: Cerchia il naso di Ugo prima che lo possa fare il tuo partner
Prendi un punto 🙂 

Ugo the monster
(credit to Eilis Kierans for the exercise and image)

 

D. Un Mad Lib in italiano. Parte I. Con lo stesso/la stessa partner di prima, inserisci una parola o una frase per ogni spazio libero (attenzione a scegliere dalla categoria indicata).  Dove è necessario, fa’ l’accordo. Poi scrivi almeno due frasi complete per finire il racconto.

parte del corpo abbigliamento descrizione persona luogo
il gomito la minigonna Gianni Versace in
il/la prof in
la cintura * Joe Biden nel negozio di Dolce & Gabbana
i capelli * la Regina Elisabetta in aula
i denti un bikini bellissim* Mahmood in bagno

Era una sera buia e tempestosa quando ______________ (persona) è entrata _____________ (luogo). Pioveva forte e aveva _________ (parte del corpo) bagnat____ e ____________ (abbigliamento) sporchissim_____. D’improvviso, ha visto __________ (persona) che portava _______________ (abbigliamento) _______________ (descrizione) con un cappello enorme ed gli occhiali da sole. Si sono salutat_____ e sono entrat_____ in ___________ (luogo). Parlavano sottovoce e  […]

Parte II. Leggiamo tutti i racconti insieme e votiamo per vedere quale gruppo ha scritto il racconto più umoristico.

 

9.4 Questo/quello

Alessia e Emma stanno facendo shopping in Via Chiaia a Napoli. Leggi la loro conversazione e prova ad indovinare il significato di questo e quello.

Beaten Mini jean skirt isolated on white Female footwear on white background

Emma: Devo trovare un nuovo vestito per la festa di Giacomo. Ti piace questa minigonna o quella gonna rossa lì, vicino alla finestra?

Alessia: Preferisco la minigonna. Secondo me, quelle scarpe lì vicino al ti starebbero benissimo!

Emma: D’accordo per la minigonna, ma preferisco questi tacchi rossi. Sono bellissimi!

Alessia: Adesso dobbiamo solo trovarti una camicia. Preferisci questa camicia nera o quella lì che la commessa ha in mano? 

Emma: La camicia bianca è più carina. Chiedo alla commessa se posso provarla! 

Finish the rules:

1. When we want to point out things that are close to use we use: _____________________________________ and when things are further away, we use _____________________________________.

You have certainly seen questo and quello before now in Italian, but we haven’t explicitly gone over how these demonstrative adjectives are different from the other adjectives that we studied in Italian 110 (Capitolo 2, vol. 1).

Questo (this)

Questo is much simpler. Instead of having four forms, it has five.

m.s. f.s. m.pl. f.pl.
starts with a consonant questo ragazzo questa ragazza questi ragazzi queste ragazze
starts with a vowel quest’albero quest’isola questi alberi queste isole
2. While four form adjectives end in -o, -a, -e, -i, questo has a fifth form. It can also end in _______________ and this form is used before nouns that are ______________________ and _____________________.

 

Quello (that)

Quello has even more forms (sigh), but they follow the pattern of something that we learned in Italian 110. Let’s see if you can guess what it is after looking at the chart.

m.s. f.s. m.pl. f.pl.
starts with a consonant quel ragazzo quella ragazza quei ragazzi quelle ragazze
starts with a vowel  quell’albero quell’isola quegli alberi quelle isole
starts with impure s or z quello zaino quella zebra quegli zaini quelle zebre

3. The forms of quello as a demonstrative adjective follow the forms of the _________________________ article. Attenzione! Notice the masculine singular and plural forms for regular consonants are especially tricky as the normal patterns are broken. Instead of quello we have quel and instead of quelli we have quei. More about this in the study tip below.

Study tip

When quello is used as a pronoun instead of a demonstrative adjective, it only has four forms. In other words, if quello does not modify a noun, its forms are quello, quella, quelli and quelle. This might take some time to sink in. Questo also has 4 forms when used as a pronoun.

Esercizi

A. Questo o quello? Scegliere la risposta appropriata per finire le seguenti domande.
Es. Ti piace questo/quel vestito qui o questo/quel vestito lì?

  1. Questi/Quei jeans che porto da sempre fanno schifo. Andiamo a fare shopping?
  2. Quella/Questa donna vicino alla porta è bellissima. Vado a parlarle. Ciao!
  3. Questo/Quello corso mi piace tanto! La nostra prof. è bravissima!
  4. Quegli/questi alberi nell’altro parco stanno morendo. Dobbiamo innaffiarli!
  5. Quell’/quest’isola non è bella come la nostra isola. Ci sono troppi turisti lì.

B. Voglio quello! Parte I. Mirella porta sua figlia, Lidia, a fare shopping e lei vuole comprare tutto! Usa la forma appropriata di quello per completare le seguenti frasi.
Es. Quella cintura sarebbe perfetta per il mio vestito rosa!

  1. Mamma, guarda _________ bel cappotto! Mi starebbe benissimo!
  2. La mia gonna è tutta strappata! __________ gonna rosa lì è bellissima!
  3. Non è possibile avere troppi jeans. ________ jeans scuri sono troppo belli!
  4. Adesso fa freddo, mamma. Devo proprio avere _________ sciarpa lì per quando vado a sciare e anche ________ guanti neri!
  5. So che ho tanti anelli già ma ________ anello lì è proprio particolare!

Study tip

You may have noticed in the exercise above that bello has a different form when it comes before a noun. Does it remind you of anything? (Hint: Look at the word that comes before it.) That’s right! Bello, when it precedes a noun, follows the same pattern as quello. We will work on this more in Italian 230, but for now, here’s a preview for those of you who are interested:

m.s. f.s. m.pl. f.pl.
starts with a consonant bel ragazzo bella ragazza bei ragazzi belle ragazze
starts with a vowel  bell’albero bell’isola begli alberi belle isole
starts with impure s or z bello zaino bella zebra begli zaini belle zebre

In Italian 230, you will learn about how “BAGS” adjectives sometimes precede a noun. B= beauty A=age, G=goodness, S=size. Buono, like bello, changes form when it precedes a noun, but we will learn how to use buono before a noun next semester. These are just a few of the fun things that you will work on next semester if you continue with Italian!

Esercizi

Parte II. Adesso trova un/a partner, e scrivi le risposte della mamma. Come risponde alle richieste della figlia? Usa la forma appropriata di questo nelle tue risposte per scrivere frasi complete.
Es. Ma che dici?! Questo cappotto è troppo largo. Dovremmo trovare un’altra .

1.
2.
3.
4.

C. La moda italiana. Parte I. Troviamo delle foto. Cerca delle foto di vestiti che ti piacciono. Potresti tagliare delle foto da una rivista o stampare delle foto dall’Internet. Puoi anche disegnare i vestiti se vuoi. Trova una foto delle seguenti cose:

  • una camicia
  • gli shorts
  • un giubbotto
  • delle scarpe
  • un anello
  • una collana
  • dei pantaloni

Parte II. Parliamo della moda. A turni, con un/a partner, decidi chi ha trovato il vestito più bello per ogni categoria. Usa questo e quello per formulare le domande.
Es. S1: Ti piace questa camicia rossa o quella camicia nera?
S2: Preferisco questa camicia rossa.

Parte III. Parlate delle vostre scelte. Vi piacciono le stesse cose o il vostro stile è completamente diverso?

Parte IV. Un appuntamento romantico. Lavoriamo tutti insieme per completare quest’attività. Luciana e Luca vanno insieme al concerto dei Pinguini Tattici Nucleari stasera. Da tutte le foto che avete portato in classe, prova a scegliere un vestito per Luca e un vestito per Luciana. Usa quello e questo per mettervi d’accordo su quali vestiti scegliere.
Es. S1: Questi pantaloni mi piacciono più di tutti.
S2+S3: Non ci piacciono quei pantaloni lì che Billy ha trovato.

Parte V. I modelli. Il prof disegnerà un uomo e una donna alla lavagna. Usate lo scotch per “vestire” Luca e Luciana con le foto che avete scelto nell’esercizio precedente. Poi, decidete se sono vestiti in una maniera appropriata per andare ad un concerto. Motivate la vostra opinione.

Nota culturale

Shopping for shoes in Italy can be… a little confusing, if you don’t know how to convert sizes. You won’t find a size dieci (10), unless you’re buying shoes for a doll! Adult women will typically wear sizes from 37 to 40 (on average!), whereas adult men usually wear sizes from 41 to 44. For example, a US size 6 is a 38.5 in Italy, a size 7 is a 40, a size 12 is a 46, etc. The same applies to clothing sizes, which can be very different from US sizes and may be slightly different for children’s, women’s, and men’s clothes. There’s plenty of conversion charts available on the Internet. Obviously, you will easily find clothes with sizes XS, S, M, L, XL, etc., which makes it less confusing for all the parties involved! Units of measurement are one of the hardest things to learn for Americans in Italy (and for Italians in the US). Also note that Italians use (kilo)meters instead of miles, (kilo)grams instead of ounces and pounds, liters instead of pints and gallons, and Celsius degrees instead of Fahrenheit.

 

9.5 Piacere

I Pinguini Tattici Nucleari sono a Napoli per un concerto. Mentre passeggiano per Napoli, vedono la sfilata in Piazza Garibaldi. Ecco la loro conversazione:

Nicola: Allora, dimmi, scemo, hai scritto a Fabiana o no? 

Lorenzo: Sai, non mi piace infastidirla. Se cambia idea e vuole le mie notizie, si farà sentire.

Nicola: Ma, dai, che dici? Sai che a tutte le donne piace sentirsi amate. Devi farle vedere che ci tieni veramente a lei.

Lorenzo: Si vede perché se single. Non capisci un tubo! Ma parliamo di altro…vedi il vestito grigio di quell’uomo lì, in passerella? Non mi piace per niente. Preferisco i jeans con una camicia di . Mi piacciono solo le sue scarpe. Sono particolari.

Simone: Ma che dici? Il vestito non ti piace veramente? Mi piace . Mi piace anche la sciarpa arancione del ragazzo biondo. 

Nicola: Com’è possibile che state guardando solo i modelli maschi?! Non vedete quella donna bellissima? Vorrei parlare con lei. Forse il nostro manager potrebbe invitarvi al concerto stasera.  Secondo voi, le piacciono gli uomini che cantano bene? Non potete dirmi che non vi piace quella donna. È davvero affascinante. Mi piace anche il suo anello. È simile al mio. Chi sa…forse siamo anime gemelle 🙂 

Nicola e Simone: Certo che ci piace, ma non siamo qui per correre dietro alle donne.

Nicola: Basta parlare di vestiti e donne, però. Ho fame. Vorrei provare la famosa pizza napoletana. Quando viaggio, mi piace mangiare bene e vedere i monumenti della città.

Lorenzo: Va bene, mia nonna mi ha detto che le piace molto la pizzeria Da Ciro. Anche i miei zii hanno mangiato lì qualche anno fa e gli piace molto. Gli piacciono le pizze e il vino. Hanno mangiato due pizze a testa!

The verb piacere has appeared many times already in elementary Italian, but this is the first time that we will explicitly study how it is formed. It can be tricky, because it doesn’t work the same way it does in English. See if you can figure out a little bit about the verb by paying attention to the boldface forms above and categorizing them in the chart below.

Piacere without an object or infinitive Piacere followed by an infinitive Piacere followed by a single object Piacere followed by a plural object
1. 1. 1. 1.
2. 2. 2. 2.
3. 3. 3. 3.

To sum up what we see in the chart, when piacere is not followed by an object, or is followed by an infinitive or a singular object, we use the third person singular, _______________________________

When piacere is followed by a plural object, we use the 3rd person plural form of the verb, _______________________________.

When piacere is conjugated it is extremely rare to see it in any form but the third person singular or plural. For our purposes in Italian 120, we will either use piace or piacciono because this construction works a little differently in Italian than it does in English.

If we take one of the examples above, Le piace la pizzeria, and translate it literally, then it becomes clear why piacere is a different type of verb. This sentence literally means, The pizzeria is pleasing to her. The object, not the subject, determines the form of the verb and then an indirect object (more on that soon) indicates who has the preference. So Le piacciono gli uomini would literally be The men are pleasing to her, which explains why the third person plural of the verb is used instead of the first person.

Study tip

For those of you who are curious, the full conjugation of piacere is below:

io piaccio noi piacciamo
tu piaci voi piacete
lui/lei/lei piace loro piacciono

They could be used as in the following:

“Ti piaccio?” → Do you like me?
Mi piaci molto. → I like you a lot.
Non piacciamo alla maestra. → The teacher doesn’t like us.
Non piacete alla maestra? → The teacher doesn’t like you guys?

When we use piacere and want to indicate who has a certain preference, we either use a tonic pronoun (or a proper name that the pronoun could replace) after the proposition “a” or an indirect object pronoun. You can see how this works in the chart below:

A. subject pronouns (not used with piacere) B. pronomi tonici C. pronome di complemento oggetto indiretto
io (I) a me (to me) mi (to me)
tu (you) a te (to you) ti (to you)
lui, lei (he, she) a lui, a lei (to him, to her) gli, le (to him, to her)
noi (we) a noi (to us) ci (to us)
voi (you all) a voi (to y’all) vi (to y’all)
loro (they) a loro (to them) gli (to them)

Study tip

When we want to express a dislike with (piacere+non), the position of the word non changes for columns B and C. It goes before the indirect object pronoun but after the tonic pronoun. Es. Non mi piace. A me non piace.

Esercizi

A. A chi piace? Leggi le seguenti frasi e decidi a quale persona riferiscono i pronomi (tonici o indiretti). (Attenzione! Una domanda ha due risposte corrette!)
Es. Gli piacciono le zeppole.
a. Fabiana b. ad Elio

  1. A noi piace il museo storico di Napoli.
    a. a me ed a Luisa b. a te ed a Giacomo
  2. Le piace la musica di Pino Daniele.
    a. a Giovanna b. a Giovanna ed a Gina
  3. Ti piacciono gli scavi a Pompei.
    a. a te b. a Pompeus
  4. Non gli piace il traghetto che va ad Amalfi.
    a. a Nicola b. a Nicola ed a Lorenzo
  5. Vi piace il polpo alla Luciana? A me fa un po’ schifo.
    a. a te ed ad Elena b. a me ed a Lila

Nota culturale

Neapolitan cuisine is internationally famous for its rich tradition. The first Neapolitan specialty everybody thinks of is… pizza! As well as being topped with tomatoes, mozzarella, and basil leaves, the original pizza napoletana is known for being a bit thicker and softer than other variants. But Neapolitan cuisine has so much more to offer! You may be familiar with ragù alla bolognese (Bolognese sauce), but you may not know that Naples has its own ragù, which is richer in tomato sauce than its Bolognese counterpart and requires a longer cooking time. Since Naples is located by the sea, seafood also plays an important role in the local cuisine: one traditional dish is the insalata di mare (“seafood salad”) with polpo (octopus). And if you visit Naples on Christmas Eve, you will see the city center bustling with activity all day long, with people buying ingredients from their local fish markets for the traditional fish-based dinner of Christmas Eve: the capitone (fried eel) has a place of pride on the table. And we would be remiss not to mention cakes and pastries: sfogliatelle (shell-shaped pastries filled with custard, chocolate, whipped cream, etc.), babà (a “boozy” cake, soaked in rum), pastiera (a tart made with eggs, ricotta, boiled wheat, and flavored with orange flower water)… The list is endless!

Esercizi

B. Piace o piacciono? Livia, un’amica di Lorenzo, cerca di capire le sue preferenze per poter fare per lui.

Per prima cosa devo sapere quali caratteristiche ti piace / piacciono. Ti piace / piacciono il tipo di donna che vuole parlarti ogni sera o preferisci le donne più indipendenti? Ti piace / piacciono fare sport con la tua compagna o ti piace / piacciono le serate passate a casa davanti alla tv? Ti piace / piacciono Alessia e Mandy? Una di loro potrebbe fare per te? Non dovrei dirtelo, ma entrambe mi hanno chiesto di te! Mi piace / piacciono un sacco fare la matchmaker!

C. Facciamo delle frasi.  Scegli un elemento da ogni insieme (A,B,C) per scrivere cinque frasi logiche.

A.

B.

C.

A Ciro piacciono le minigonne.
Gli piace i vestiti di Armani.
A noi piacciono cantare. Sono stonati!
A loro non piace un sacco.
A te piace la musica Indie.
A me non piace per niente.
Non Le piacciono le sfilate.
Es. A te non piace la musica Indie!
1.
2.
3.
4.

5.

D. Noi e lo studente tipico di UMass. Parte I. Con un/a partner, pensate a tre cose che piacciono e tre cose che non piacciono ad uno studente tipico di UMass. Finite le frasi con delle risposte logiche.

Mi chiamo: John Minuteman

Es. Mi piace andare al Rec Center. Non mi piacciono
Mi piacciono Non mi piace
Mi piace Non mi piacciono

Parte II. A turni, chiedi al tuo/alla tua partner quanto ha in comune con lo studente tipico. Chi ha più in comune con lo studente tipico di UMass? Tu o il tuo/la tua partner?
Es. S1: Ti piace andare al Rec Center?
S2: Sì, anche* a me piace andare al Rec Center/No, non mi piace andare al Rec Center.

Parte III. Chi sono gli studenti che hanno più in comune con John e meno in comune con John? Parliamone insieme per vedere come siamo rispetto allo studente tipico.

*Study tip

When we want to use anche or neanche with piacere, we have to use “a” before each word. Es. I ravioli piacciono anche a me!/Non piacciono neanche a me!

 

9.6 Direct and Indirect Objects in English

What the heck are direct objects? In order to be able to use direct object pronouns in Italian, we first have to be able to identify direct and indirect objects in English. Let’s do a quick review of parts of speech with a sample sentence.

Lucy kicks the ball to Charlie Brown.

Lucy is the subject because she is the person who performs the action. A subject could also be a thing that performs the action, but it is always a noun.

Kicks is the verb because it describes the action in the sentence. Verbs can describe physical or mental activities or states of being.

The ball is the direct object because it answers the question “Who or what receives the action of the verb?”

Charlie Brown is the indirect object because Charlie answers the question “To whom or for whom?” 99% of the time, the indirect object is a person. However, you may occasionally have to ask “To or for what?”

As we discussed in Capitolo 6, vol. 1 when we learned the passato prossimo, transitive verbs take direct objects. There are lots and lots of verbs that can have direct objects! Most verbs are transitive, just like most verbs take avere in the passato prossimo.

Verbs that commonly take indirect objects in Italian include:

dareto give portareto bring
direto say preparareto prepare
domandareto ask prestareto loan
insegnareto teach regalareto give a gift to
mandareto send restituireto return to
mostrare to show rispondereto respond
offrireto offer scrivereto write
piacereto be pleasing (to like) telefonareto telephone

Study tip

Be careful! The relationship between the verb and the object is not always the same in English and Italian.

Sometimes a verb takes the object of a preposition in English but takes a direct object in Italian. Here are some examples:

English: I am looking for Santa Claus. (Santa Claus is the object of a preposition.)
Italian: Cerco Babbo Natale. (Babbo Natale is the direct object.)

English: I am waiting for the bus. (Bus is the object of a preposition)
Italian: Aspetto l’autobus. (Bus is a direct object).

Common verbs that follow this same pattern are:

guardare → to look at
aspettare → to wait for
pagare → to pay for
ascoltare → to listen to
cercare → to look for

While chiamare takes a direct object in Italian, telefonare takes an indirect object!

La chiamo.
Le telefono.

There are other verbs that take a direct object in English but an indirect object in Italian, but we will leave those for Italian 230.

N.B. These differences are just one of the reasons why we shouldn’t translate directly from English to Italian when we write. Sometimes direct translation makes a big mess.

(cit. Branciforte & Di Fabio, Parliamo italiano!, pg. 197)

Now let’s try to apply what we have learned in English. This section is hard for many, many students so don’t give up if you have trouble at first. That’s normal! As James Joyce said, “Mistakes are the portals of discovery.”

Esercizi

A. On the hunt for direct objects. In the sentences below, underline the direct object. (Hint: If you are new to this type of grammar work, ask yourself “Who or what receives the action of the verb?”)
Es. The mother bird feeds her baby

  1. Ruthie eats an apple.
  2. The dog hides her bone.
  3. The grandparents send gifts.
  4. Your professors grade the homework.
  5. I help my mom.

The first five were straightforward. How did they go? The last five are more complicated as they also include indirect objects and/or prepositional phrases!

  1. You bought ice cream with your lunch money?!
  2. Melina wrote a letter to her pen pal in Morocco.
  3. The kids sent a package to their cousins in Matera.
  4. The deer always eat tulips in my garden.
  5. I Pinguini Tattici Nucleari bring Scottish beer to all of their concerts, because they named their band after a Scottish stout. (2)

B. On the hunt for indirect objects. In the sentences below, underline the indirect object. (Hint: If you are new to this, as many schools do not teach English grammar anymore, ask yourself which word(s) answer the question “To whom or for whom?”)
Es. The student gives an apple to his teacher.

  1. Giuseppe sent a letter to his mom.
  2. Alice gave the looking glass to the Mad Hatter.
  3. Harry Potter said “I will defeat you” to Voldemort.
  4. My son showed the picture he made at school to me.
  5. Melina and Stacy prepared a cake for their students at the end of the semester.
  6. Ben returned his books to Candace, the little library owner.
  7. Greta wins some victories for our planet!
  8. Did you guys give the raffle tickets to the hall monitor?
  9. Matt raises money for the rainforest.
  10. Numbers __________ and __________ have indirect objects that are not people.

C. Now you do it! Write five sentences that have direct objects and five sentences with indirect objects.
Es. I prepared breakfast this morning. (DO)
You lent my book to Giovanni? (DO/IO)

 

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.

 

9.7 I pronomi di complemento oggetto diretto e indiretto

Impariamo ad usare i pronomi di complemento oggetto diretto e indiretto (direct and indirect object pronouns).

il complemento oggetto diretto il complemento oggetto indiretto
Mi ami?
Certo, ti amo tantissimo!
Mi vuoi bene?
Certo, amore, ti voglio molto bene!
Prof, ci aiuti con questi pronomi?
Certo, vi aiuto adesso.
Ci scrivi un messaggio su WhatsApp tutti i giorni?
Certo, vi scrivo ogni ora!
————————————————————- ————————————————————-
Compri quel maglione rosso?
Sì, lo compro.
Telefoni a Lara stasera?
Le telefono ogni sera.
Vedi quella sciarpa blu?
Sì, la vedo.
Scrivi una mail al prof.?
Gli scrivo dopo cena.
Ti metti le gonne scozzesi?
Sì, me le metto spesso.
Mandi la lettera alle zie?
Gli mando la lettera.
Ti metti gli stivali neri per andare a cavallo?
Sì, me li metto sempre.
Spedisci il pacco agli zii?
Gli spedisco il pacco.

Look carefully at the chart above and then answer the following questions:

Which four pronouns are exactly the same for indirect and direct object pronouns? _______________________________________

Which group of pronouns is the same as the pronouns that we used with piacere? _____________________________________

While the definite article has 7  forms (il, l’,lo, la, le, gli, i), there are only ____________________ ways to say him, her, it, them as direct objects.


Another way to look at this for the gendered pronouns is as follows:

I pronomi di oggetto diretto (Direct object pronouns) I pronomi di oggetto indiretto (Indirect object pronouns)
il, lo, l’(m.) → lo*

la, l’ (f.) → la*

i, gli → li

le → le

* When the singular definite article precedes a verb that starts with a vowel, la and lo can become l’.
Es: Amo Giovanna → L’amo
Ascolto il jazz → L’ascolto

a lui gli

a lei le

a loro (m/f) gli

 

 

 

Study tip

The direct object normally comes directly after the verb in Italian, but we have to go indirectly to the indirect object (over the direct object, if there is one, and around the preposition to or for).

Finally, the placement of direct and indirect pronouns is important in Italian. Direct and indirect object pronouns take the place of the objects in the sentence, and these pronouns usually go directly before the conjugated verb.

Chiamo la mia sorella maggiore → La chiamo.
Vedo Giosuè → Lo vedo.

However, these pronouns can also attach to the infinitive (minus -e) when we have a modal verb (i.e. – a verb followed by an infinitive like dovere, potere, volere or preferire).

Puoi spedire il pacco al nonno?  → Puoi spedirlo al nonno?
Preferisco telefonare a Gail prima delle 9 → Preferisco telefonarle prima delle 9.

Esercizi

A. Il pronome di complemento oggetto diretto. Leggi le seguenti frasi e scegli il pronome appropriato per sostituire l’oggetto diretto in ogni frase.
Es. Cucino gli spaghetti stasera.
a. li 
    b. lo

  1. Offro un cappuccino a Luigi.
    a. la      b. lo
  2. Indosso la sciarpa.
    a. la      b. le
  3. Voglio dare il nostro regalo alla nonna.
    a. l’       b. lo
  4. Compro gli spaghetti alla Coop.
    a. li       b. gli
  5. Ascolto la musica alternativa.
    a. l’       b. le

B. Il pronome di complemento oggetto indiretto. Leggi le seguenti frasi e scegli il pronome appropriato per sostituire l’oggetto indiretto in ogni frase.
Es. Mostro il mio quadro allo zio domani.
a. gli 
    b. lo

  1. Gianluca restituisce il libro a Giulia.
    a. gli      b. le
  2. A noi piacciono le catacombe di San Gennaro.
    a. le       b. ci
  3. Preparo i presepi per i bambini.
    a. gli      b. li
  4. Mando i dolci alle bambine della mia migliore amica.
    a. gli      b. le
  5. Salvatore scrive le poesie per voi.
    a. le       b. vi

C. Rispondiamo con pronomi. Usa un pronome di complemento oggetto diretto per rispondere alle seguenti domande. Sostituisci il pronome appropriato per l’oggetto sottolineato in ogni domanda.
Es. Compri la gonna gialla da Benetton?
No, non la compro/ Sì, la compro.

  1. Stai cercando i biglietti del concerto dei Pinguini? ________________________________________________________________________________
  2. Da piccolo/a, volevi comprare vestiti eleganti? ________________________________________________________________________________
  3. Vuoi comprare la mappa di Napoli? ________________________________________________________________________________
  4. Vedi gli scheletri lì? Queste catacombe mi fanno paura! ________________________________________________________________________________
  5. Puoi passare l’olio piccante? ________________________________________________________________________________

D. Rispondiamo con pronomi. Usa un pronome di complemento oggetto indiretto per rispondere alle seguenti domande. Sostituisci il pronome appropriato per l’oggetto sottolineato in ogni domanda.

  1. Hai mandato i vestiti nuovi a Giacomo? ________________________________________________________________________________
  2. Mandiamo una cartolina alle zie dalla Costiera Amalfitana? __________________________________________________________________________
  3. A te piacciono questi stivali? ________________________________________________________________________________
  4. Mi vuoi bene, tesoro? ________________________________________________________________________________
  5. Ci mandi una cartolina da Positano? ________________________________________________________________________________

E. Scrivile, scemo!  Parte I. Con un/a partner, rileggi il testo della canzone, Scrivile, scemo, e trovate tutti i pronomi di complemento oggetto diretto e indiretto. Quanti ne puoi trovare? (How many can you find?)

Parte II. Il/la prof proietterà il testo. Tutti insieme, indichiamo tutti i pronomi di complemento oggetto diretto e indiretto. Quanti ce ne sono? (How many are there?) C’è un gruppo che ha trovato tutti i pronomi? Chi ne ha trovati di più? (Who found the most?)

F. Andiamo a Napoli. Usa un pronome di complemento diretto o indiretto per riscrivere le seguenti frasi e domande. (N.B. Non dimenticarti che il pronome sostituisce l’oggetto.)
Es. Voglio vedere Il Castel Ovo!
Voglio vederlo.

  1. A noi piace mangiare nei ristoranti tipici. ________________________________________________________________________________
  2. Mettiamo i costumi da bagno in valigia? ________________________________________________________________________________
  3. Compriamo una collana con il corno in quel negozio all’angolo? ________________________________________________________________________________
  4. A voi non piacciono le zeppole?! ________________________________________________________________________________
  5. Telefoniamo a Simona stasera? ________________________________________________________________________________

G. Facciamo . Parte I. Prima di andare al nostro primo incontro di speed dating, prepara almeno dieci domande appropriate per gli altri speed dater. Almeno cinque domande dovrebbero (should) avere un complemento oggetto diretto o indiretto. Puoi lavorare con un/a partner se vuoi. Insieme, fate finta di essere una persona famosa o inventata. Usate la fantasia se volete lavorare insieme. Potete usare il word bank per aiutarvi.

Parole interrogative

Verbi

Quanto?

Con chi?

Dove?

Quando?

Cosa?

Perché?

preferire

fare

studiare

mangiare

odiare

comprare

Es. Ti piace andare al cinema?

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.

Parte II.  Lo Speed Dating. Adesso mettetevi in due file. La persona davanti a te sarà il tuo/la tua partner per i primi cinque minuti di speed dating. A turni, fate le domande che avete scritto per esercizio F al/la partner e prendete appunti. Quando rispondete alle domande del tuo/della tua partner, usate un pronome di complemento oggetto diretto o indiretto quando potete. N.B. Non dite la verità! Recitate la parte di una persona famosa o inventate un personaggio. Durante ogni appuntamento, prendete appunti per ricordavi come risponde il/la partner. Dopo cinque minuti, gli studenti nella prima fila si sposteranno a destra. Fate la stessa cosa con il/la nuovo/a partner.
Es: Sì, mi piace andare al cinema. Amo i film!

Parte III. La persona più affascinante è… Con chi vuoi uscire per la seconda volta? Scrivi il tuo nome e il nome della persona con cui vuoi uscire di nuovo su un foglietto di carta. Dà il foglietto al/alla prof. Quante persone usciranno insieme per un appuntamento romantico?

 

9.8 Leggiamo!

Io e lui di Natalia Ginzburg

Nota culturale

Natalia Ginzburg (1916-1991), née Levi, was an Italian writer. One of her most famous works is Lessico famigliare (Family Sayings), a memoir in which she chronicles her family’s life during the years of the Fascist regime and WW2. In 1938, she married Leone Ginzburg, a scholar of Russian literature and a leading Italian intellectual, originally from Ukraine. Leone was Jewish, as was Natalia on her father’s side. They were both anti-Fascists. Due to the crackdown on anti-Fascist activities and the racial laws introduced by the Fascist regime during the war, the Ginzburgs suffered discrimination and Leone was eventually tortured and murdered by the Fascists. Later in her life, Natalia Ginzburg became even more active in politics and served as member of Parliament between 1983 and 1987. She was also an accomplished translator from French.

Esercizi

A. Prima di leggere. Parte I. Prima di leggere il brano, sottolinea il verbo piacere e il verbo sapere tutte le volte che appaiono nel testo e leggi solo quelle frasi. Riscrivi le frasi che contengono questi verbi qui sotto:
Es. Lei sa parlare bene alcune lingue; io non ne parlo bene nessuna.

Parte II. Secondo te, queste persone sono simili o diverse? Scrivi almeno 2 frasi complete per motivare la tua risposta.

Io e lui 
di Natalia Ginzburg

Lui ha sempre caldo; io sempre freddo. D’estate quando è veramente caldo, non fa che lamentarsi del gran caldo che ha. Lui sa parlare bene alcune lingue; io non ne parlo bene nessuna. Lui riesce a parlare, in qualche suo modo, anche le lingue che non sa. Lui ha un grande senso dell’orientamento; io nessuno. Lui ama il teatro, la pittura e la musica: soprattutto la musica. Io non capisco niente di musica, m’importa molto poco della pittura e m’annoio a teatro. Amo e capisco una sola cosa al mondo, ed è la poesia. Lui ama i musei, e io ci vado con sforzo, con uno spiacevole senso di dovere e fatica. Lui ama le biblioteche, io le odio. Lui ama i viaggi, le città straniere e sconosciute, i ristoranti. Io resterei sempre a casa, non mi muoverei mai. Lo seguo, tuttavia, in molti viaggi. Lo seguo nei musei, nelle chiese, all’opera. Lo seguo anche ai concerti, e mi addormento. Non è timido; e io sono timida. A lui piacciono le tagliatelle, l’abbacchio, le ciliegie, il vino rosso. A me piace il minestrone […] Io non so amministrare il tempo. Lui sa. Io non so ballare, e lui sa. Non so scrivere a macchina, e lui sa. Non so guidare l’automobile. http://commons.princeton.edu/wp-content/uploads/sites/134/2019/07/Io-e-lui-Natalia-Ginzburg-.pdf

Esercizi

B. Facciamo gli indovini. Adesso trova un/a partner, e rileggete il testo. Secondo te, qual è il rapporto fra queste due persone? Sono madre e figlio? Padre e figlia? Migliori amici? Fratelli? Marito e moglie? Quale rapporto ha più senso per voi? Scrivete almeno due frasi per motivare la vostra risposta.

C. Una rappresentazione visiva. Parte I. Provate ad immaginare queste due persone come se doveste illustrare un libro. Come sono? Sempre con lo stesso/la stessa partner, disegnate “lui” e “lei.” Il vostro disegno dovrebbe rispondere visivamente alle seguenti domande: Quali luoghi preferiscono? Cosa fanno lì? Come si vestono? Che carattere hanno? Sono introversi o estroversi? Usate la fantasia per aggiungere altri dettagli.

Parte II. Con il tuo/la tua partner, preparate una spiegazione del disegno per poter presentarlo alla classe. Dovrete parlare per almeno 1 minuto.

Parte III. Tutti insieme, presentiamo i nostri disegni e votiamo per scegliere il miglior disegno. Quale disegno rappresenta questa coppia meglio di tutti gli altri?

D. Scriviamo. Parte I. Immagina il primo appuntamento romantico di queste due persone e scrivi una breve storia di almeno dieci frasi per raccontarla. Segui le seguenti indicazioni:

⃞ Usa  piacere almeno due volte
⃞ Usa questo e quello due volte
⃞ Usa due pronomi di complemento oggetto indiretto o diretto

Parte II. Adesso che hai finito la tua storia, passala ad un altro studente per scrivere il secondo “capitolo” della storia di amore o disamore fre queste due persone.

Parte III. Leggiamo le nostre storie insieme e votiamo per scegliere una storia per le seguenti categorie:

⃞ la più realistica
⃞ la più umoristica
⃞ la più pazzesca

 

9.9 Guardiamo!

L’amica geniale – Storia del nuovo cognome (Costanzo 2020)

Esercizi

A. Pensiamo alla moda. Prima di guardare il video di oggi, pensa alla moda. Come possiamo dire che c’è un linguaggio della moda? Da anni, la gente usa la moda per esprimersi e la società “legge” i vestiti degli individui. Come un/a partner, pensa ad almeno tre modi in cui possiamo “leggere” i vestiti.
Es. Una donna che porta un vestito bianco ed elegante può essere una sposa.

1.
2.
3.

Esercizi

B. L’amica geniale. Parte I. I romanzi napoletani di Elena Ferrante hanno ispirato un bel programma televisivo su HBO, L’amica geniale. Mentre guardi questo video, decidi se i seguenti vestiti  appaiono nel video oppure no.

No
Es. un vestito nero ed elegante x
una camicia arancione
un cappello giallo
una gonna beige
gli occhiali marrone
una cintura verde

Parte II. Con un/a partner, prova a mettere in parole “il discorso” del vestito di Lila. Cosa vuole comunicare con il suo vestito? Scrivete almeno 3 frasi.
Es. Ciao ragazzi, vi disprezzo tutti! 

Parte III. Con un/a partner diverso/a, scegli un altro personaggio dalla scena che abbiamo visto e immagina la loro risposta al discorso del vestito di Lila. Se il tuo personaggio parlasse (spoke) francamente, cosa risponderebbe al discorso di Lila? Dopo aver finito di scrivere i dialoghi, leggiamoli insieme.
Es. Stefano, il marito di Lila – ti uccido, Lì!

Parte IV. Discutiamo insieme. In un piccolo gruppo di quattro o cinque persone, parlate “dei discorsi” della moda. Hai mai scelto i vestiti per mandare un messaggio? Quali sono i vestiti che “parlano” nella cultura contemporanea? Conosci un gruppo o una persona che parla spesso con i vestiti?

Parte V. Quando avete finito di discutere nei piccoli gruppi, facciamo una lista dei vestiti che “urlano” nella nostra cultura. Cosa possiamo mettere per mandare un messaggio chiarissimo alla società?

Bonus: Ci sono articoli che ti fanno pensare alla appropriazione culturale? Qual è la differenza fra apprezzamento e appropriazione? La differenza è sempre chiara e netta?

9.10 Punto culturale: la bella figura

A. Facciamo un po’ di Brainstorming. Parte I. Prima di leggere l’articolo, trova un/a partner e, insieme, scrivete tutte le parole che associate con l’Italia. Cosa vi viene in mente?
Es. la moda, gli Azzurri, ecc.

Parte II. Unitevi con un altro gruppo. Quante parole avete in comune? Avete la stessa idea dell’Italia?

Parte III. Alla lavagna, una persona da ogni gruppo scrive le cinque parole che associate più strettamente con l’Italia. Quando tutte le parole sono alla lavagna, decidiamo insieme (con l’aiuto del/della prof.) quante parole rappresentano una visione stereotipata o antiquata dell’Italia e quante sono veramente legate alla cultura italiana del nuovo millennio.

B. Comprensione. Prima di leggere l’articolo, leggi le seguenti domande. Mentre leggi, cerca le risposte nel testo.

  1. What is the main difference between “your Italy” and “our Italia”?
  2. What are the two common types of writings about modern Italy? Who writes them and have you encountered any of them in popular culture?
  3. Why do Italians show deference to uniforms, according to the author? Do Americans show this same respect? Why or Why not? How about people from your home country if you weren’t born in the U.S.?
  4. How does Malpensa “encapsulate the nation”?
  5. What is the national passion of Italians (besides soccer) and why is it dangerous?
  6. What does “fare bella figura” entail and how is it different from being a good person?
  7. What is the difference between a British and an Italian flight attendant?
  8. How do you think the author feels about his home country? Do you see any stereotypes in his writing? Does he over simplify and exaggerate to make a point? If so, where?

Bonus: In the world of Dante Alighieri, which cantico is most similar to modern day Italy?

 

La Bella Figura: A Field Guide to the Italian Mind (excerpt)
by Beppe Severgnini

First of all, let’s get one thing straight. Your Italy and our Italia are not the same thing. Italy is a soft drug peddled in predictable packages, such as hills in the sunset, olive groves, lemon trees, white wine, and raven-haired girls. Italia, on the other hand, is a maze. It’s alluring, but complicated. In Italia, you can go round and round in circles for years. Which of course is great fun.

As they struggle to find a way out, many newcomers fall back on the views of past visitors. People like Goethe, Stendhal, Byron, and Twain always had an opinion about Italians, and couldn’t wait to get home and write it down. Those authors are still quoted today, as if nothing had changed. This is not true. Some things have changed in our Italy. The problem is finding out what.

Almost all modern accounts of the country fall into one of two categories: chronicles of a love affair, or diaries of a disappointment. The former have an inferiority complex toward Italian home life, and usually feature one chapter on the importance of the family, and another on the excellence of Italian cooking. The diaries take a supercilious attitude toward Italian public life. Inevitably, there is censure of Italian corruption, and a section on the Mafia.

By and large, the chronicles of love affairs are penned by American women, who display love without interest in their descriptions of a seasonal Eden, where the weather is good and the locals are charming. The diaries of disappointment tend to be produced by British men, who show interest without love. They describe a disturbing country populated by unreliable individuals and governed by a public administration from hell.

Yet Italy is far from hellish. It’s got too much style. Neither is it heaven, of course, because it’s too unruly. Let’s just say that Italy is an offbeat purgatory, full of proud, tormented souls each of whom is convinced he or she has a hotline to the boss. It’s the kind of place that can have you fuming and then purring in the space of a hundred meters, or the course of ten minutes. Italy is the only workshop in the world that can turn out both Botticellis and Berlusconis. People who live in Italy say they want to get out, but those who do escape all want to come back.

As you will understand, this is not the sort of country that is easy to explain. Particularly when you pack a few fantasies in your baggage, and Customs lets them through.

***

Take this airport, for example. Whoever wrote that airports are nonplaces never visited Milan’s Malpensa or Linate, or Rome’s Fiumicino. Or, if they did pay a call, they must have been too busy avoiding people shouting into cell phones and not looking where they were going.

An airport in Italy is violently Italian. It’s a zoo with air conditioning, where the animals don’t bite and only the odd comment is likely to be poisonous. You have to know how to interpret the sounds and signals. Italy is a place where things are always about to happen. Generally, those things are unpredictable. For us, normality is an exception. Do you remember The Terminal? If the film had been set in Malpensa Airport, Tom Hanks wouldn’t just have fallen in love with Catherine Zeta-Jones. He’d have founded a political party, promoted a referendum, opened a restaurant, and organized a farmers’ market.

Look at the childlike joy on the faces of the people as they stroll into the shops. Note how inventive they are at thinking up ways to pass the time. Observe the deference to uniforms (any uniform, from passing pilots to cleaning staff). Authority has been making Italians uneasy for centuries, so we have developed an arsenal of countermeasures, from flattery to indifference, familiarity, complicity, apparent hostility, and feigned admiration. Study the emerging faces as the automatic doors of international arrivals open. They reveal an almost imperceptible hint of relief at getting past Customs. Obviously, almost all the arriving passengers have nothing to hide. It doesn’t matter. There was a uniform, and now it’s gone.

Note the relief giving way to affection as they retrieve their suitcases from the carousel. At the check-in desk, they weren’t sure they would ever see their suitcases again, and did all they could to pass them off as hand luggage. Listen to the couples quarreling, their accusations lent extra ferocity by the embarrassment of performing in public (“Mario! You said you had the passports!”). Admire the rituals of the families coming back from holiday. These spoken exchanges–Mom wants to know where their son is; Dad shouts to the son; the son answers Dad; Dad tells Mom, who has disappeared in the meantime–are the same ones that echo in a New York hotel or a street market in London.

Malpensa encapsulates the nation. Only a naive observer would mistake this for confusion. Actually, it’s performance art. It’s improvisation by gifted actors. No one believes for one minute he or she is an extra. Everyone’s a star, no matter how modest the part. Federico Fellini would have made a good prime minister, if he’d wanted the job. It takes an outstanding director to govern the Italians.

***

What else can you find out at an Italian airport? Well, Italians’ signature quality–our passion for beauty–is in danger of becoming our number-one defect. All too often, it prevents us from choosing what is good.

Look at the cell-phone displays and the saleswomen perched on their stools. Many of them can’t tell a cell phone from a remote control, but all are indisputably attractive. Do you know why the phone companies hire them instead of using skilled staff? Because that’s what the public wants. People prefer good looks to good answers.

Think about it. There is a lesson to be learned. We are prepared to give up a lot for the sake of beauty, even when it doesn’t come in a miniskirt. “Never judge a book by its cover” sounds like an oversimplification in Italian. We judge books by their covers, politicians by their smiles, professionals by their offices, secretaries by their posture, table lamps by their design, cars by their styling, and people by their title. It’s no coincidence that one Italian in four is president of something. Look at the ads here in the airport. They’re for cars, bags, and cosmetics. They don’t say how good the products are. They tell us how irresistible we’ll be if we buy them. As if we Italians needed that kind of reassurance.

***

If this passion for beauty stopped at saleswomen, clothes, table lamps, and automobiles, it would be no big deal. Sadly, it spills over into morality and, I repeat, induces us to confuse what is beautiful with what is good. Only in Italian does there exist an expression like fare bella figura. Think about that. It’s an aesthetic judgment–it means “to make a good figure”–which is not quite the same thing as making “a good impression.”

There’s an elderly French lady in trouble over there. She’s just collected two huge suitcases and can’t find a baggage cart. If I went over and offered to help her, she’d probably accept. At that point, something curious would happen. I would split into two. While Beppe was being a Good Samaritan, Severgnini would observe the scene and offer congratulations. Beppe would then acknowledge his own compliment, and retire satisfied.

Ours is a sophisticated exhibitionism that has no need of an audience. Italians are psychologically self-sufficient. What’s the problem? Well, we like nice gestures so much we prefer them to good behavior. Gestures gratify, but behaving takes an effort. Still, the sum of ten good deeds does not make a person good, just as ten sins do not necessarily add up to a sinner. Theologians distinguish between actum and habitus: a single incident is not as serious as a “habit,” or “practice.”

In other words, if you want to understand Italy, forget the guidebooks. Study theology.

***

An aesthetic sense that sweeps ethics aside. A formidable instinct for beauty. That’s the first of our weak points. But there are others, for we are also exceptional, intelligent, sociable, flexible, and sensitive. Offsetting these are our good qualities. We are hypercritical, stay-at-homes, so conciliatory and peace-loving we seem cowardly, and so generous we look naïve. Do you see why Italians are so disconcerting? What everyone else thinks of as virtues are our weaknesses, and vice versa.

As I was saying, we are exceptional, and that’s not necessarily a good thing. Surprised? Listen to this. Two hours ago, you were on an Alitalia airbus. On other occasions, you’ve flown American Airlines or British Airways. Did you notice how the cabin staff behaved?

The Italian flight attendant sometimes takes her job title literally–the plane flies, she just attends. But she’s always pleasant, elegant, and ladylike, so much so that she can appear intimidating. I remember one flight from Milan to New York. The Alitalia attendant, an attractive brunette from Naples, was strutting up and down like a model on a catwalk thirty thousand feet above the ground. The man sitting next to me glanced at her and asked me, “Do you think I might be able to get another coffee?” “Why ask me? Ask her,” I replied, nodding in the direction of the flight attendant. “How can I ask Sophia Loren for a coffee?” he whimpered. He was right. The good-looking attendant was putting on a fashion show in the sky, and no one dared to interrupt.

But then take a British flight attendant. You wouldn’t mistake her for a model. She’ll have very little makeup, and no jewelry. Often she is robustly built, and until recently would be sporting one of those little round hats that you only see on British cabin staff and New Jersey ice-cream vendors. Her heels are low, and her shoes are “sensible,” as they say in New York. Alitalia crews wear emerald green. British Airways has improbable combinations of red, white, and blue, or a mayonnaise-cum-apricot shade that nature felt no need to invent. The British woman is attentive, though. She comes back again and again, smiling all the time. She waits until your mouth is full, swoops on you from behind, and beams “Is everything all right?”

Then something happens. Let’s say you spill your coffee on your pants. At that point, the two personalities undergo an abrupt transformation that–you’ve guessed it–sums up the respective national characters.

The British attendant stiffens. You have deviated from the pattern; you have done something you shouldn’t have. All of a sudden, her inner nanny emerges. She doesn’t say she’s annoyed, but she lets you know.

The attractive Italian also undergoes a change. In an emergency, her detachment disappears. At times of crisis, what emerges is her inner mom, sister, confidante, friend, and lover. She takes off her jacket and actually helps you. Weak at, if not openly irritated by, routine administration, she comes into her own in exceptional circumstances that allow her to bring her personal skills to bear. Where did the ice goddess go? She melted. In her place is a smiling woman who is trying to be helpful.

Do you think some people might be tempted to spill their coffee on purpose the next time they fly Alitalia? Could be. A gorgeous Italian is worth a minor scalding.

Excerpted from: https://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=6154369

 

C. Fuori e dentro. Parte I. Com’è diversa la tua nazione dalla percezione della tua nazione nel mondo? Scrivi almeno 10 frasi complete in inglese o italiano per spiegare e cita almeno un esempio se puoi. Hai mai incontrato una persona all’estero che abbia (has) un’idea completamente sbagliata o stereotipata di cosa significa provenire dalla tua nazione?
Es. Quando abitavo in Italia per la prima volta nel 1997 (!), molti italiani che ho incontrato pensavano che tutti gli americani amassero Clinton e la sua politica. Dovevo spesso rispondere, “Ma Clinton non mi chiama per sentire la mia opinione prima di prendere ogni azione….” 

Parte II. Formiamo due grandi gruppi per discutere. Cosa avete imparato? Come potete riassumere il vostro discorso? Mettetevi d’accordo su un breve paragrafo da presentare alla classe. Quali sono i punti principali che volete condividere con i compagni di classe?

Parte III. Discutiamone insieme!

Ripasso del capitolo

At the end of this chapter, you should be able to:

  • discuss Italian fashion
  • talk about the human body in context
  • discuss your likes and dislikes
  • use direct and indirect objects
  • use demonstrative pronouns
  • discuss the importance of bella figura

Prove it!

 

 

Il vocabolario

italiano English
L’abbigliamento

l’anello

la camicia

il cappello

il cappotto

la cintura

la collana

il costume da bagno

la cravatta

il bikini

la giacca

la gonna

i guanti

i jeans

i pantaloni/pantaloncini

il pigiama

la maglia

il maglione

la minigonna

la sciarpa

le scarpe

gli shorts

gli stivali

i tacchi alti

la tuta

il vestito

 

La moda

il camerino

il/la commesso/a

largo

il negozio

la passerella

strappato

stretto

la taglia

 

Il corpo umano

il dito/le dita

la bocca

il braccio/le braccia

i capelli

il collo

i denti

la gamba

il ginocchio

la gola

il gomito

la mano/le mani

l’occhio

l’orecchio

il naso

la pancia

il piede

la testa

la spalla

lo stomaco

la vita

 

Slang

scemo

un sacco

Clothing

ring

blouse/dress shirt

hat

coat

belt

necklace

bathing suit

tie

bikini

jacket

skirt

gloves

jeans

pants/shorts

pajamas

shirt

sweater

miniskirt

scarf

shoes

shorts

boots

high heels

sweatsuit

dress/suit/outfit

 

Fashion

dressing room

salesperson

too big

store

catwalk

ripped/torn

too small

size

 

The human body

fingers/toes

mouth

arm

hair

neck

teeth

leg

knee

throat

elbow

hand

eye

ear

nose

tummy

foot

head

shoulder

stomach

waist

 

Slang

idiot/dummy

a ton, a lot

Answers to Inductive Activities

9.4 1. questo, quello 2. apostrophe, masculine singular and feminine singular 3. definite

9.5 piace, piacciono

9.7 [mi, ti, ci vi], indirect object pronouns, 4

 

License

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Tutt* a tavola! Volume 2 by Stacy Giufre and Melina Masterson is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License, except where otherwise noted.

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